Una fonte di ricavo del fotovoltaico proviene dalla cessione dell’energia alla rete. Molti hanno attivato la convenzione dello scambio sul posto. Di cosa si tratta?
Se ti stai interessando di fotovoltaico è molto probabile che sei venuto a conoscenza di un meccanismo che serve a monetizzare l’energia che potresti inviare alla rete elettrica nazionale: lo scambio sul posto.
In realtà, quasi tutti gli impianti fotovoltaici sono stati attivati con questa convenzione, in particolare quelli domestici.
Molti si chiedono se lo scambio sul posto sia davvero conveniente. Spesso si rendono conto che la tariffa che ti viene pagata per l’energia ceduta è inferiore al costo dell’energia che acquisti.
A questo punto analizziamo i reali vantaggi che se ne possono ricevere.
Scambio sul posto: i vantaggi
L’obiettivo che lo Stato ha dato a questo strumento è quello di compensare l’energia che sei costretto a prelevare dalla rete quando il fotovoltaico non produce in modo sufficiente (ad esempio la sera), con l’energia in avanzo che hai inviato alla rete perché non l’hai potuta sfruttare subito.
Funziona un po’ come un sistema di accumulo virtuale. Solo che lo scambio è a livello monetario. Non viene fatta una compensazione direttamente in bolletta.
In pratica quando prelevi energia dalla rete il contatore segna l’energia che pagherai; quando invii energia alla rete segna l’energia che poi il GSE ti pagherà.
Alcuni pensano che quando immettono energia la stanno regalando. In realtà, ogni volta che la cediamo ci viene pagata come compensazione.
Potresti vedere questo meccanismo come un rimborso della bolletta energetica ottenuto grazie alla produzione che hai dal fotovoltaico.
Non tutto però viene rimborsato. Naturalmente dipenderà da come è stato dimensionato l’impianto. Ma poi devi considerare che il costo dell’energia che paghiamo solitamente è carico di tasse, e naturalmente non possiamo pensare che queste ci vengano restituite.
Sì ma alla fine quanto mi paga lo Stato l’energia che invio?
Quanto viene pagata l’energia ceduta in regime di scambio sul posto
Esistono delle formule ben precise per calcolare quello che viene chiamato anche il contributo in conto scambio. Ma è particolarmente complessa, e per capire meglio il punto può essere sufficiente avere una media di ciò che stanno già ricevendo molti proprietari di impianti.
In Italia ci sono ormai più di 800 mila impianti fotovoltaici installati. Mediamente, quelli che hanno attivato la convenzione ricevono dai 10 ai 12 centesimi di euro, con punte massime di 14.
È vero che quando la acquistiamo la paghiamo quasi il doppio, infatti se è possibile è sempre meglio consumare subito l’energia prodotta dal fotovoltaico. Ma è anche vero che quando l’acquisti paghi anche tasse.
Quindi il costo reale dell’energia è ben pagato e lo scambio sul posto è un valido aiuto nell’ammortizzare il costo del tuo impianto fotovoltaico.
Adesso che conosci quanto ti pagano l’energia solare ti chiedi: quale ente effettua i pagamenti? Alcuni credono sia l’Enel, ma non è così. È un ente pubblico denominato GSE. Conosciamolo meglio.
GSE S.p.a.: il braccio statale per sostenere le rinnovabili
Il Gse è una società controllata direttamente dallo Stato italiano tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’obiettivo è quello di promuovere la sostenibilità ambientale tramite le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.
L’acronimo GSE significa letteralmente: Gestore dei servizi Energetici. È il braccio statale per promuovere l’energia pulita e l’utilizzo efficiente.
L’esperienza di centinaia di migliaia di utenti testimonia che i pagamenti vengono eseguiti regolarmente. Ad ogni modo, se possiedi già il fotovoltaico e hai bisogno di assistenza in questo senso, ALTRENERGIE può supportarti in modo professionale.
La convenzione dello scambio sul posto viene rinnovata tacitamente ogni anno da oltre un decennio. Si è partiti con una compensazione in bolletta fino ad arrivare ad uno scambio monetario. Ma non tutti possono beneficiare di questo strumento che da molti viene considerato incentivante.
I soggetti che possono beneficiare dello scambio sul posto
L’obiettivo dello scambio sul posto è favorire il consumo dell’energia proveniente dal fotovoltaico.
E visto che è utile per “rimborsarti” la bolletta energetica che hai già pagato, non può essere applicato a quelle configurazioni in cui l’impianto fotovoltaico è dedicato alla vendita pura dell’energia.
Quando invece ti installi un impianto ad energia solare per coprire il tuo fabbisogno energetico lo scambio sul posto è lo strumento giusto per te, sia per casa che per azienda: max 500 kWp.
La tempistica dei pagamenti in conto scambio
Il GSE esegue i pagamenti in due tranche semestrali in acconto. Si basano sulle statistiche di ciò che il tuo impianto fotovoltaico potrebbe produrre e inviare mediamente in rete.
Successivamente, analizzando i dati delle immissioni effettive, viene effettuato il conguaglio una volta all’anno. Precisamente il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.
Lo scambio sul posto è un ottimo sistema per compensare la bolletta che devi pagare quando il fotovoltaico non produce in modo sufficiente o non produce affatto, come la notte.
Per ottenere questo beneficio bisogna farne richiesta secondo le modalità previste dal GSE. Se lo desideri puoi fare richiesta tramite il portale ufficiale. Un consiglio, fallo solo se sei in possesso delle competenze necessarie. Altrimenti rivolgiti pure ad ALTRENERGIE che prepara le pratiche da più di un decennio con successo.